Servizio civile volontario La scelta della GiOC di portare il proprio contributo originale all'esperienza del Servizio Civile Nazionale Volontario si inserisce in una storia fatta di sostegno e promozione dei valori dell'obiezione di coscienza e della non violenza. L'esperienza vissuta in più di 30 anni ci esorta a dare maggior respiro alle possibilità che apre la legge 64, cogliendola come un'occasione per mantenere vivi i motivi che nel tempo si sono tradotti nell'obiezione di coscienza per migliaia di giovani e nella scelta del volontariato sociale per molte ragazze. In questo percorso, di cui è importante non dimenticare le radici, si inserisce oggi la proposta giocista del Servizio Civile Nazionale Volontario. È doveroso quindi ricordare che la strada per il diritto alla scelta di un servizio utile alla società, alternativo al servizio militare, non è stata in discesa. Occorre attendere il 1972 perché l'Italia riconosca il servizio
civile della durata di 24 mesi, anche se solo come un'eccezione al
servizio militare, sottoposta all'arbitraria valutazione dell'autorità militare. Prima di allora, nemmeno la Chiesa cattolica sostiene gli
obiettori che vengono puniti con una reclusione che va dai 2 ai 4 anni.
Sono soprattutto Testimoni di Geova, anarchici e alcune persone isolate
come don Sturzo, don Primi Mazzolari, Aldo Capitini e Giovanni Pioli.
Una seconda
era si apre con la legge 230/'98: finalmente
il servizio civile viene riconosciuto come un modo "diverso
per natura e autonomo dal servizio militare, ma come questo rispondente
al dovere costituzionale di difesa della Patria e ordinato ai fini
enunciati nei Principi fondamentali della Costituzione" [art. 1,
lg 230/'98] L'ultimo passo è la sospensione del
servizio militare obbligatorio, decisa con la riforma del 2000. istruzioni
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Notizia inserita o aggiornata il 01/08/2007. Letta 9878 volte. |
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