Presentazione nuovi volontari/e in servizio civile (1/2) Claudio Travierso (per gli amici Tronfio) Ciao a tutti sono Tronfio, ho 21 anni, sono della zona di Via Passo Buole (Torino), ho studiato da geometra, impiegandoci 7 anni a causa di un paio di intoppi che ho avuto sul percorso, intoppi che però mi hanno anche dato la possibilità di capire il valore dello studio, e di quale differenza possa fare un anno perso in questo modo. Adesso dopo quest’impresa delle superiori non contento ho deciso di sobbarcarmi due grossi impegni: ho deciso di provare l’esperienza dell’università, architettura, una scelta un po’ dubbia all’occhio di molti visto che per la mia carriera scolastica fino a questo momento può non sembrare furbo provare con una laurea… potrebbe essere scambiato facilmente come un modo per perder tempo e parcheggiarmi in un altro istituto per qualche anno.. ma non è così è un sogno che coltivo da tempo e che mi sono ripromesso già da anni di provare ad intraprendere, e quando a maggio Susy mi ha lanciato la proposta del servizio civile… bhè… i dubbi sono stati tanti, proprio per questo progetto dell’università che ero e sono deciso a intraprendere e portare avanti… e dopo qualche litigata con mio padre che vedeva nell’anno di servizio civile solo l’ennesimo anno perso prima di inserirmi nel mondo del lavoro (e come dargli torto lui giustamente vede il lato pratico della situazione)… Comunque alla fine la decisione che ho preso spero che sia la migliore, seguo l’università part-time e servizio civile, questa scelta già so che non sarà tra le più semplici, già so che dovrò spesso tentare di trovarmi qualche spazio per me, a meno che… ma far servizio civile in GiOC cosa vuol dire? Vuol dire vivere appieno un’ associazione che conosco da che ero nei coordinamenti base delle superiori, vuol dire poter proporre quel che mi è sempre piaciuto vivere da animato, vivendolo ancora da animato ma con un pizzico di responsabilità in più, col tentativo di proporre un progetto che mi piace e che reputo valido... In poche parole far servizio civile in GiOC per me vuol dire far quel che mi piace fare a tempo pieno, con la possibilità di crescere di continuare a formarmi, nella piccola, e spero non vana speranza di riuscire ad educare sempre nuove persone a quella cultura al ragionare, che è un po’ quel che contraddistingue la Gi.O.C. E poi dico io! Ma se già solo fare il militante in questi ultimi due anni (anche se lo sono ufficialmente solo da uno) mi ha aiutato tantissimo nel crescere e responsabilizzarmi, venendo solo alle scuole militanti e seguendo solo la commissione finanze... un anno seguendo il percorso sui cfp il percorso con le ACLI, un gruppo di ragazzi a mezzi Po, la campagna d'azione, senza toglier nulla alla mio nuovo gruppo militanti e ai miei ragazzi.. bhè come dicevo con mio padre solo qualche mese fa… si vedrà tra dodici mesi chi aveva ragione se far servizio civile è stata una scelta giusta e positiva per il mio futuro oppure no… Benedetta Roncolato Non saprei come cominciare la mia esperienza se non con una mia breve presentazione. Sono Benedetta, ho 20 anni, mi sono diplomata al liceo linguistico nell’anno scolastico 2004-2005 e dopo solo un anno ho lasciato l’Università (frequentavo il corso di laurea in diritto per le pubbliche amministrazioni e per le organizzazioni internazionali presso la Facoltà di giurisprudenza), provengo dalla parrocchia Gesù Redentore in cui ho finito il cammino di terza tappa quest’anno e dove sono responsabile del gruppo base di prima superiore, a tempo perso sono babysitter e, in ultimo, ma certo non per importanza, faccio servizio civile in GiOC. La mia esperienza qui nel movimento non è molto lunga, però sicuramente positiva. Non mi sono quasi mai tirata indietro nelle varie iniziative proposte (a partire dal campo estivo, passando per le giornate di massa, la partecipazione alla festa di zona e così via) , perché mi sono sempre divertita e in quei momenti avevo l’occasione di vedere i miei “compagni" di coordinamento con cui c’è sempre stato un buon rapporto. Per la prima volta quest’anno ho partecipato al 1° maggio, cosa che non avevo mai fatto prima un po’ per pigrizia e un po’ perché del mio gruppo d’appartenenza non c’era mai nessuno. Anche se ero alla mia prima esperienza, mi è stato subito chiesto di partecipare attivamente alla preparazione dell’evento, disegnando (con il computer ovviamente…) il volantino che è stato distribuito durante il corteo. E’ stata un’esperienza molto positiva, sia la preparazione, sia la partecipazione alla manifestazione nonostante fossimo solo in due del mio gruppo… Prima che uscisse il bando del Servizio Civile Nazionale Volontario frequentavo, come ho scritto prima, il primo anno di giurisprudenza, e devo dire che mi piaceva anche abbastanza! (ovviamente sto parlando delle lezioni… non certo degli esami…il mio libretto era praticamente intonso, ma quello che conta è l’apprendere no???). Le mie motivazioni nello studio crollavano di giorno in giorno. Sostenuta dai miei compagni di corso, dagli amici e anche dai “compagni di coordinamento" ho deciso di portare almeno a termine il primo anno accademico, finito il quale ho seguito le procedure di rito per la rinuncia agli studi e con una semplice firma mi sono liberata di quell’enorme fardello che mi pesava addosso,che è stato immediatamente sostituito da una domanda importante: “ora cosa faccio?" Poco tempo dopo Susanna mi ha proposto il progetto, il bando sarebbe scaduto dopo 3 settimane circa, quindi il tempo a mia disposizione era relativamente poco. Ad essere sincera non è che ci abbia pensato molto se aderire o meno, in cuor mio già sapevo che la mia risposta sarebbe stata sì, così ho colto la palla al balzo, anche perché quest’anno potrebbe, anzi sarà di sicuro, un modo per capire meglio quali sono le mie potenzialità e, soprattutto, capire cosa voglio fare nella mia vita una volta giunta al termine del servizio. Tutte le belle esperienze raccolte durante il mio cammino nel gruppo base e la voglia di mettermi in gioco, di conoscere meglio il movimento partecipando attivamente alle sue attività, han fatto sì che le mie motivazioni a fare servizio civile qui in GiOC aumentassero e, alla fine, eccomi qui! Silvia Del Priore Ciao a tutti! Io sono Silvia, ho vent’anni e sono di San Mauro Torinese. Prima di arrivare qui alla GIOC come volontaria, mi sono diplomata nel 2005 come Tecnico dei servizi ristorativi all’ Alberghiero di Torino; successivamente mi sono iscritta alla facoltà di Scienze giuridiche, scoprendo presto che non era la mia “strada". Sono una ragazza che ama stare all’aria aperta e a contatto con la natura e adoro gli animali. Infatti abito fuori Torino e ho una grosso cane (mezzo Maremmano e mezzo Terranova), con cui faccio lunghe passeggiate e due gattini rossi… In passato ho avuto anche un pesce rosso, tre criceti e due tartarughe..sì-sì gli animali mi piacciono moltissimo! Tornando alla resa universitaria, dopo un anno di “profonda meditazione" alternata a servizi extra in ristoranti e bar, ho iniziato ad interessarmi al volontariato perché mi è sempre piaciuto essere d’aiuto ad altre persone che probabilmente non avrei mai potuto conoscere in altro modo e volevo anche ampliare le mie conoscenze in un campo in cui non avevo mai avuto esperienze. Inizialmente la mia idea era di fare la volontaria nel Terzo Mondo, quasi come se volessi fuggire da questa realtà per scoprirne una nuova, poi, grazie anche ai lunghi tempi che ci vogliono per intraprendere un’esperienza del genere, ho pensato meglio a cosa avrei potuto fare prima di tutto nella mia città, dove ci sono diritti e opportunità che spesso non sono conosciuti e\o rispettati e inoltre: come potevo abbandonare anche solo per sei mesi il mio adorato cagnone?! Bene, ora sono qui e sono molto contenta, spero di poter dare e ricevere il più possibile! Notizia inserita o aggiornata il 03/12/2006. 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