Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di edoardo (del 23/11/2006 @ 12:52:08, in Azioni, linkato 1507 volte)
Compie 8 anni la giornata italiana dedicata al NON consumo e fissata quest'anno per il 25 novembre! Nata in Canada dieci anni fa coinvolge oggi circa trenta paesi e ci invita ogni anno a prenderci una pausa di un giorno dallo shopping, evitando qualsiasi acquisto. Una giornata dal valore simbolico per riflettere sul nostro stile di vita, sulle conseguenze degli acquisti che facciamo. Un modo per farci riappropriare del nostro essere persone prima che consumatori, per farci pensare e sperimentare che la nostra vita è importante e gioiosa anche senza bisogno di acquisti che gratifichino momentaneamente il nostro amor proprio. Nonostante quello che ci mostra la pubblicità.
Di edoardo (del 21/11/2006 @ 11:05:01, in Azioni, linkato 1614 volte)
Dopo aver parlato così tanto di consumi e stili, ecco una proposta di azione semplice ma significativa. http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_16469.html potere aderire alla campagna che propone la riduzione delle spese per i fuochi artificiali in occasione delle feste patronali. Sappiamo che i fuochi piacciono a tutti, ma forse il 50% di questo soldi potrebbe essere utilizzato per altro?
Ovviamente tu non sei il tuo nome, tu non sei la tua professione, non sei la casetta al mare che possiedi. E se impari a morire vivendo, come ben hanno insegnato i saggi del passato – i sufi, i greci, in nostri amati rishi dell’Himalaya – allora ti abitui a non riconoscerti in queste cose, a riconoscerne il valore estremamente limitato, transitorio, ridicolo, impermanente.
E se vivendo, incominci a capire che non sei quelle cose, allora pian piano te ne stacchi, le abbandoni.
Tiziano Terzani
E’ il 1978 quando George Romero dà alla luce la sua seconda creatura: “L’ alba dei morti viventi”. Considerato - spesso banalmente - un convenzionale film dell’ orrore con una crudezza spinta all’eccesso, in realtà è una lucida visione della società dei consumi americana.
Il racconto assume dal principio toni apocalittici: l’umanità sta soccombendo di fronte ad un epidemia che impedisce ai morti di riposare in pace e li costringe a ritornare per nutrirsi di carne umana. Quattro superstiti si rifugiano in un centro commerciale ma qui dovranno fronteggiare non solo gli zombi che istintivamente e inspiegabilmente si dirigono nel luogo, ma anche i loro più oscuri desideri.
Cupo, violento e sanguinario il film si presta a differenti gradi di lettura e straordinariamente con il passare del tempo acquista sempre maggiore profondità come solo i veri capolavori sono capaci di fare. La critica non è più solo della soscietà americana ma aquista un livello cosmopolita che (ri)scopre contraddizioni e inquietanti propettive per il futuro. In conclusione: una dura iniezione di consapevolezza che tutti – amanti e non del genere – dovremmo concederci.
Si racconta che quando Socrate andava per le strade di Atene,
dove c'erano delle botteghe, veniva avvicinato dai venditori che gli
chiedevano se voleva qualcosa, lui rispondeva:
"no, sto solo osservando quante cose esistono di cui non ho bisogno
per essere felice”.
In questi mesi, discutendo di consumi, ne abbiamo sentite, ma anche “viste” di tutti i colori, accorgendoci di situazioni a cui forse prima prestavamo poca attenzione.
Abbiamo saputo di persone che prendono la pizza margherita per poi “condirla” spiluccando roba dagli altri, ma anche di chi si compra quattro paia di scarpe uguali in un colpo solo, di chi porta via materiale dal proprio posto di lavoro se non gli viene pagato lo straordinario o di chi, lavorando e dovendo lasciare i soldi in famiglia, ha dovuto mettere da parte i soldi per due anni prima di poter prendere la patente.
È successo sicuramente anche a noi di avere qualche comportamento “stravagante”, ma anche di vedere parenti o amici, colleghi o compagni di scuola fare cose un po’ fuori dall’ordinario.
Ovviamente non ci interessa farci i fatti degli altri, ma ci sembra interessante raccogliere fatti e aneddoti curiosi di questo tipo, perché permettono di capire molto del rapporto che abbiamo nella vita di tutti i giorni con il denaro, i consumi e il risparmio.
Se hai voglia di raccontare anche tu una situazione di questo tipo (descrivendola in modo anonimo, non ci interessa sapere chi sono le persone coinvolte), sottolineando quello che ti ha colpito, lascia un messaggio sul Forum, sul Blog o scrivi a: a.sterpone@gioc.org
Di edoardo (del 13/09/2006 @ 11:15:39, in Canzoni, linkato 7162 volte)
Lo Zingaro Felice Alex Britti
Un uomo sui trent'anni come un sacco di altra gente basta poco per ferirlo o per lasciarlo indifferente una vita di avventure a rincorrere una meta a bussare a un'altra porta per entrare in un'altra vita una macchina modesta che per lui sarà un gioiello poche sigarette in tasca e niente fiore nel suo occhiello La sua timidezza a volte è l'arma sua migliore un sorriso per nascondersi e gli occhi per parlare c'è uno zingaro felice che si sveglia ogni mattina con la voglia di partire e con la testa sulla luna c'è uno zingaro nascosto dentro il cuore di ogni uomo quando molleresti tutto per andare via lontano così, come viene questo senso di voglia di libertà così, ci appartiene anche il tempo che tanto non tornerà così, che tutto il resto non c'è più oggi è un giorno nuovo dice la televisione il futuro è un mistero tranne qualche previsione e se è vero che il passato fa lo scemo e s'è nascosto io lo cercherò per dirgli "sei passato troppo presto" c'è uno zingaro felice dentro il cuore di ogni donna quando la natura esplode e ti chiameranno mamma c'è uno zingaro nascosto dentro un cane senza razza se lo incontrerai per strada non negargli una carezza così, come viene tanto per dire che ho un amico in più così ci conviene per sopportare un boccone che non va giù così che tutto il resto non c'è più
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