Ovviamente tu non sei il tuo nome, tu non sei la tua professione, non sei la casetta al mare che possiedi. E se impari a morire vivendo, come ben hanno insegnato i saggi del passato – i sufi, i greci, in nostri amati rishi dell’Himalaya – allora ti abitui a non riconoscerti in queste cose, a riconoscerne il valore estremamente limitato, transitorio, ridicolo, impermanente.
E se vivendo, incominci a capire che non sei quelle cose, allora pian piano te ne stacchi, le abbandoni.
Tiziano Terzani
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