Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
è il nuovo libro di Zygmunt Bauman, il sociologo che ha cambiato il modo di vedere il mondo moderno con il concetto di "società liquida". E ancora una volta coglie nel segno con questo lavoro sull'uomo "consumatore", l'unico a cui politica e mercato sembrano rivolgersi oggi.
Accanto al fatto che la possibilità di consumare è oggi centrale per la vita delle persone, tanto da costituire un parametro di dello stato delle cose, viene messa in luce, infatti, una nuova deriva: i poveri - senza carte di credito, conti in banca, accesso ai consumi - non hanno valore nemmeno come consumatori, perchè non sono motore commerciale, pertanto una volta in più esclusi.
Il libro è edito da Erickson al costo di 10,00€.
Un bel segnale controtendenza quello della Giunta regionale ligure che ha approvato una nuova legge-quadro sul commercio equo e solidale. Si prevede uno stanziamento di 300mila euro per sostenere la promozione dei prodotti equo-solidali e la formazione di operatori e volontari del settore. I prodotti potranno essere inseriti dagli Enti locali nei menu delle mense scolastiche e saranno certificati con l'indicazione di provenienza geografica. Sarà inoltre costituito un elenco regionale delle organizzazioni del settore e un portale regionale dedicato a questo tipo di commercio internazionale.
Di edoardo (del 31/05/2007 @ 10:11:35, in Azioni, linkato 33109 volte)
Viaggiare con il minimo della spesa e il massimo della resa, ecco a voi il “couch surfing”, la geniale iniziativa varata qualche tempo fa da Casey Fenton, ventottenne statunitense con la passione per il viaggio. Il principio su cui è basata l’innovativa pratica è antico quanto il mondo, ovvero: se tu ospiti me, io poi rendo il favore a te, o a qualcun’altro. L’obbiettivo è quello di costruire tramite internet un network di viaggiatori disposti a dare asilo sul divano di casa a sconosciuti in viaggio nel loro paese. L’unica cosa che si richiede è che ci si sia iscritti al sito ufficiale, mettendo a propria volta a disposizione un posto letto. Oltre al risparmio del costo dell’albergo, questo modo di viaggiare offre un altro vantaggio: grazie agli abitanti del posto è infatti possibile conoscere davvero gli usi e i costumi di un paese, evitando le trappole per turisti. Non c’è quindi da stupirsi che più di ottomila avventurosi abbiano già optato per il couch surfing. Il “couch surfing”, inoltre, non prevede infatti obblighi da parte dell’ospitante, eccezion fatta per decenza e pulizia del giaciglio offerto. Semmai è l’ospite che è tenuto a rispettare una certa etichetta: no ad invadenza e disordine, sì a piccoli doni di ringraziamento e al rispetto delle usanze domestiche e locali. E’ meglio quindi partire preparati prima di recare offesa, magari entrando in una casa giapponese con le scarpe indosso. Qualora veniate considerati maleducati, la cosa verrà segnalata sul sito e vi sarà impossibile trovare un secondo divano.
Il sito ufficiale, con alcune parti anche in italiano, è www.couchsurfing.com
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