Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Nel paese del risparmio qualcosa inizia a cambiare. Una ricerca dell'operatore francese Cofidis, citata di recente dal Sole 24 Ore, mostra che in Italia la percentuale di consumi delle famiglie finanziata dal credito è salita dal 1995 al 2005 del 15,8% annuo, il tasso di sviluppo più alto - se si esclude la Grecia - nell'Europa continentale. Sempre inferiore a quello della Germania, Il più «americanizzato» dei Paesi continentali da questo punto di vista con un tasso del 17,6%. E allo stesso modo la cifra media per cui ogni italiano si è indebitato per i suoi consumi nel 2005 resta relativamente bassa: 1.237 euro contro i 2.704 dei tedeschi e gli oltre 4.700 dei britannici. Fa riflettere, ancora di più, il motivo di tale indebitamento: l’aumento dei consumi, perché sono proprio le famiglie, con una crescita dei consumi vicina al 2% su base annua, a spingere il Pil nei primi mesi del 2007.
Di edoardo (del 03/07/2007 @ 11:51:50, in Azioni, linkato 3510 volte)
Sapete che se avete un incidente domestico o in auto, mezz'ora prima o dopo l'inzio dell'orario di lavoro, avete diritto all'infortunio come se foste già sul posto di lavoro? Questo vale se siete a piedi, in autobus, tram, auto...ma NON se scegliete la bicicletta! Tuttavia Ci sembra che l’uso della bicicletta sia da considerare socialmente utile e meritevole, alla stregua di quello del mezzo pubblico. Chi sceglie la bicicletta per andare al lavoro va tutelato perché aiuta l’ambiente (non inquina, non fa rumore, non consuma carburante, ecc.) e, se non usa l’auto, contribuisce a diminuire il traffico e la congestione urbana, se non usa il mezzo pubblico contribuisce a rendere meno affollato il servizio. Per questo la FIAB ha promosso una petizione che estenda questo diritto. Potete leggerla con calma e firmarla a questo link! http://www.fiab-onlus.it/infortuni/index.htm
Di edoardo (del 03/09/2007 @ 12:52:29, in Azioni, linkato 2774 volte)
Risparmiare sulle risorse primarie e non rinnovabili diventa sempre più una necessità e un'attenzione da avere su molteplici aspetti! In questo bell'articolo di Volontari per lo sviluppo si trovano alcune pratiche indicazioni per i diversi ambiti: pulizie, consumo elettrico, igiene personale. Leggendolo scoprirete alcuni semplici, ma non scontati accorgimenti! "Vado al minimo" http://www.volontariperlosviluppo.it/2007/2007_3/07_3_.htm
Da quest'anno si innalza ancora l'obbligo scolastico, con le contraddizioni e le opportunità che questo significa. Più formazione o solo giovani costetti a rimanere per più tempo tra i banchi di scuola, con l'inevitabile conseguenza di una maggior dispersione scolastica e un numero più elevato di obblighi formativi non assolti? Le perplessità ci sono e vengono ben espresse in questo articolo in cui - tra le fonti di analisi - è citata anche l'indagine della GiOC!
http://www.lavoro.minori.it/notizie/approfondimento_05092007.htm
Meno si è, e meno si esprime
La propria vita; più si ha e più
È alienata la propria vita.
Karl Marx
Il tempo ormai non vale più niente. Qualche euro all’ora. Una vita qualche migliaio di euro. Va rovesciato il detto: ‘Il tempo è denaro’ in: ‘Il denaro è tempo’. Infatti solo chi ha denaro può gestire il proprio tempo. Gli altri non hanno una vita. Lavorano per sopravvivere. Vivono a vista. Si indebitano per lavorare. Sono schiavi del denaro e non sanno più, o non hanno mai saputo, cosa vuol dire vivere... Se avessero la certezza della pensione, venderebbero l’anima al diavolo per invecchiare e avere subito 65 anni.
da "Schiavi moderni", www.beppegrillo.it, p.119
Dal Blog di Luca De Biase leggiamo: "L'economia ha ormai chiarito che la crescita dei consumi, una volta superata la soglia della sussistenza, non genera felicità. Anzi, genera infelicità. La felicità è legata molto più alle relazioni con le persone che al consumo.
Ebbene. Dal punto di vista mediatico, la televisione è strutturalmente connessa al consumismo. Non ne è la causa, ma lo facilita. Per costituzione. Per modello di business. C'era bisogno di un medium diverso per facilitare la trasmissione di informazioni in una cultura di fondo non consumista. Questo mondo dei blog è un medium che si basa sulle relazioni tra le persone. Quindi potenzialmente è una risposta all'infelicità del consumismo. 11 ottobre 2007
Nel 1985 Luis Miguel cantava "Noi, ragazzi di oggi, noi con tutto il mondo davanti a noi, viviamo nel sogno di poi". Questo sogno però si fa sempre più lontano! Non solo i giovani italiani devono dimenticare il posto fisso dei genitori, ma anche i redditi che questi percepivano. Alcuni recenti studi (http://www.internetbookshop.it/code/9788804571636/boeri-tito/contro-giovani-come.html, http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/temidi/td07/td639_07/td639) hanno infatti argomentato lo scarso investimento delle istituzioni sui giovani e la minore crescita dei salari, dretta conseguenza di una minore possibilità di carriera. Insomma, una generazione non solo più povera, ma anche meno tutelata oggi e nel futuro. Difficile capire come diventare risorse per il domani in queste condizioni, senza volontà vere di cambiamento e di riforma.
Finalmente Fa' la cosa giusta! arriva anche a Torino! Dal 9 all 11 novembre 2007, presso il Cortile del Maglio e negli spazi del Sermig - Arsenale della Pace e nel quartiere Borgo Dora si terrà la prima fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili in Piemonte.
Esiste una nuova concezione di albergo, volta a valorizzare i borghi e i centri storici dei piccoli comuni, mettendo il cliente a contatto con il contesto e la cultura locale. Si tratta degli "alberghi diffusi" ovvero strutture, non necessariamente localizzate sullo stesso edificio, che offrono gli stessi servizi di un hotel, con l'accoglienza di una casa.
Si prestano soprattutto per chi preferisce stare a contatto più con i residenti che con altri turisti, soggiornando in costruzioni di interesse artistico. Inoltre, la creazione di questa offerta innovativa è volta a incentivare il recupero del patrimonio locale, invece della costruzione di nuove strutture alberghiere.
Esiste un'associazione che garantisce la denominazione di tali alberghi - www.albergodiffuso.it - e che propone i link con alberghi diffusi di diversa regione.
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