Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Non vi rassegnate alla perdita del vostro guanto? Non siete i soli, qualcuno ha avuto un'idea in proposito! Una studentessa 29enne di Pittsburgh ha inaugurato un sito (onecoldhand.com) in cui i guanti ritrovati casualmente possono essere ricongiunti ai gemelli spaiati. Il successo del primo tentativo - più in accessi al sito che in ricongiungimenti, in realtà - ha già stimolato la giovane ad prire una sezione newyorkese del sito. L'idea è originale non solo per l'oggetto proposto, ma anche per il tentativo di ridare vit a accessori altrimenti inservibili. Ancora una volta si sottolinea una riflessione: alcuni beni valgono più per il valore affettivo che rappresentano, che per l'effettivo contrappeso economico. Inoltre attraverso lo scambio di informazioni e l'eventuale ritrovamento del guanto orfano si crea l'occasione di instaurare nuove relazioni sociali. Forse è soprattutto di questo che le persone hanno bisogno e che non sono così facilmente sostituibili come un paio di guanti o un calzino spaiato.
Di edoardo (del 05/12/2007 @ 13:14:01, in Azioni, linkato 3862 volte)
Cerchi un sito in cui trovare cose che ti servono a pochissimo...anzi gratis? Non sai più dove mettere la vecchia chitarra che non suoni più? Ora c'è Eticambio, la nuova iniziativa della GiOC, nata dalle riflessioni su giovani e consumi. Si tratta di un sito in cui - semplicemente registrandosi e mettendo a disposizione qualcosa di proprio che non si vuole più - si può richedere l'oggetto di qualcun altro. Non è un baratto, ma il tentativo di ridare nuova vita a ciò che non utilizziamo, nell'ottica del riciclo, del riuso e della sostenibilità. Vai a visitare il sito e entra anche tu a far parte di questo ricircolo virtuoso!
Di edoardo (del 23/11/2007 @ 17:13:22, in Azioni, linkato 3883 volte)
Siamo agli sgoccioli, Eticambio è quasi pronto! La bancarella virtuale in cui poter mettere a disposizione gli oggetti che non utilizziamo più per riceverne degli altri in cambio, non necessariamente di pari valore economico. E' un sistema di domanda e offerta, in cui gli utenti si muovono sulla base di gratuità, della disponibilità e dell’interesse per le cose messe a disposizione. Lo cedo perché non mi serve più, lo prendo perché mi è utile. I beni sono quindi messi a disposizione degli altri, in un’ottica di riutilizzo, di scambio e di ottimizzazione delle risorse. Non vi resta che preparare le cose che avete accantonato e andare su www.eticambio.it: avete trovato una nuova strada per i vostri errori di acquisto!
Esiste una nuova concezione di albergo, volta a valorizzare i borghi e i centri storici dei piccoli comuni, mettendo il cliente a contatto con il contesto e la cultura locale. Si tratta degli "alberghi diffusi" ovvero strutture, non necessariamente localizzate sullo stesso edificio, che offrono gli stessi servizi di un hotel, con l'accoglienza di una casa.
Si prestano soprattutto per chi preferisce stare a contatto più con i residenti che con altri turisti, soggiornando in costruzioni di interesse artistico. Inoltre, la creazione di questa offerta innovativa è volta a incentivare il recupero del patrimonio locale, invece della costruzione di nuove strutture alberghiere.
Esiste un'associazione che garantisce la denominazione di tali alberghi - www.albergodiffuso.it - e che propone i link con alberghi diffusi di diversa regione.
Finalmente Fa' la cosa giusta! arriva anche a Torino! Dal 9 all 11 novembre 2007, presso il Cortile del Maglio e negli spazi del Sermig - Arsenale della Pace e nel quartiere Borgo Dora si terrà la prima fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili in Piemonte.
Nel 1985 Luis Miguel cantava "Noi, ragazzi di oggi, noi con tutto il mondo davanti a noi, viviamo nel sogno di poi". Questo sogno però si fa sempre più lontano! Non solo i giovani italiani devono dimenticare il posto fisso dei genitori, ma anche i redditi che questi percepivano. Alcuni recenti studi (http://www.internetbookshop.it/code/9788804571636/boeri-tito/contro-giovani-come.html, http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/temidi/td07/td639_07/td639) hanno infatti argomentato lo scarso investimento delle istituzioni sui giovani e la minore crescita dei salari, dretta conseguenza di una minore possibilità di carriera. Insomma, una generazione non solo più povera, ma anche meno tutelata oggi e nel futuro. Difficile capire come diventare risorse per il domani in queste condizioni, senza volontà vere di cambiamento e di riforma.
Dal Blog di Luca De Biase leggiamo: "L'economia ha ormai chiarito che la crescita dei consumi, una volta superata la soglia della sussistenza, non genera felicità. Anzi, genera infelicità. La felicità è legata molto più alle relazioni con le persone che al consumo.
Ebbene. Dal punto di vista mediatico, la televisione è strutturalmente connessa al consumismo. Non ne è la causa, ma lo facilita. Per costituzione. Per modello di business. C'era bisogno di un medium diverso per facilitare la trasmissione di informazioni in una cultura di fondo non consumista. Questo mondo dei blog è un medium che si basa sulle relazioni tra le persone. Quindi potenzialmente è una risposta all'infelicità del consumismo. 11 ottobre 2007
Il tempo ormai non vale più niente. Qualche euro all’ora. Una vita qualche migliaio di euro. Va rovesciato il detto: ‘Il tempo è denaro’ in: ‘Il denaro è tempo’. Infatti solo chi ha denaro può gestire il proprio tempo. Gli altri non hanno una vita. Lavorano per sopravvivere. Vivono a vista. Si indebitano per lavorare. Sono schiavi del denaro e non sanno più, o non hanno mai saputo, cosa vuol dire vivere... Se avessero la certezza della pensione, venderebbero l’anima al diavolo per invecchiare e avere subito 65 anni.
da "Schiavi moderni", www.beppegrillo.it, p.119
Meno si è, e meno si esprime
La propria vita; più si ha e più
È alienata la propria vita.
Karl Marx
Da quest'anno si innalza ancora l'obbligo scolastico, con le contraddizioni e le opportunità che questo significa. Più formazione o solo giovani costetti a rimanere per più tempo tra i banchi di scuola, con l'inevitabile conseguenza di una maggior dispersione scolastica e un numero più elevato di obblighi formativi non assolti? Le perplessità ci sono e vengono ben espresse in questo articolo in cui - tra le fonti di analisi - è citata anche l'indagine della GiOC!
http://www.lavoro.minori.it/notizie/approfondimento_05092007.htm
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