Formazione: "Tra il dire e "Formazione per militanti a tempo pieno" I militanti della federazione di Torino si sono ritrovati al Centro Studi Bruno Longo sabato 22 e domenica 23 gennaio, per iniziare il ciclo formativo di quest’anno: “Tra il dire e il fare… formazione per militanti a tempo pieno". La scelta del tema è stata una scelta di continuità, per approfondire le questioni emerse lo scorso anno sulla riforma Moratti e sulla Legge 30, riflessioni che hanno portato ad interrogarci sulle nostre esperienze di lavoro e di università, sullo stile con cui abitiamo questi luoghi in cui passiamo la maggior parte della giornata. La riflessione è proseguita anche al campo pre-congressuale, al ritiro dei responsabili di zona e all’assemblea di federazione in cui è stata individuata la militanza d'ambiente come priorità della federazione. Quest’anno la commissione Formazione e la commissione Lavoro e Militanza d’Ambiente (Lamda) si sono unite per diversi motivi: perché la militanza d’ambiente è la priorità della federazione, per sperimentare una formazione che, sul modello della revisione di vita si apra a sperimentazioni ed azioni, per evitare la scomparsa delle commissioni riscoprendone il valore. Formarsi è una fatica ma aiuta a farsi un opinione e a prendere una posizione su quello che succede nel mondo e nella nostra vita. I momenti formativi dello scorso anno sono stati vissuti in modo positivo ed è sembrato siano stati utili, è rimasta però in sospeso la questione della commissione: persone che dessero la disponibilità a mettere cuore e testa per la formazione propria degli altri militanti in modo continuativo e serio. La formazione non dovrebbe essere una preoccupazione esclusiva della commissione ma di tutto il movimento e proprio i componenti della commissione insieme ai loro responsabili di zona si fanno portatori nelle zone di questa attenzione. Quest’anno si è partiti in modo un po’ “anomalo", cioè con un tema e una proposta di ciclo formativo già abbozzata dalla segreteria di federazione e da un piccola commissione ristretta (a causa delle questioni di tempo e di ricostituzione di una commissione). La prassi vuole che la commissione si ritrovi con un po’ di anticipo e pensi in base ai militanti delle zone che si rappresentano, quali posso essere le questioni su cui fare formazione, e inseguito formulare una proposta per la segreteria. La commissione è attualmente composta da: lavoratori, studenti, militanti e non militanti…MirKo e Stefania di Settimo, Marta e Francesco di S.Donato, Sara e Lisa di Piossasco, Davide ed Enrico di Mirafiori, Mariagrazia e Antonio di S.Giulio, grazie a questi militanti che, ognuno per la sua esperienza e per la sua storia di vita e il suo percorso nel movimento, ha colto la sfida di organizzare la formazione per tutti!!! In questa scuola militanti non ci sono stati interventi, ma esperienze riportate nei gruppi con l’obiettivo di andare in profondità sulle motivazioni all’impegno, sul senso e sui punti nodali della militanza d’ambiente. I lavori sono iniziati sabato pomeriggio, divisi in gruppi dove sono state condivise le azioni di militanza d’ambiente, le motivazioni che spingono all'impegno, le fatiche incontrate. Hanno aiutato e stimolato nella riflessione, le storie di vita dei militanti e degli invitati: Francesca e Roberto delegati CISL, Pippo delegato CGIL e Caterina e Silvana della FUCI… il confronto nei gruppi ha fatto emergere alcuni fatti concreti su poter spendersi come singoli e come movimento e molte azioni di militanza d’ambiente poco conosciute. Domenica a partire dalle questioni emerse sono stati individuati due fatti su cui fare Revisione di Vita (un fatto per gli studenti ed uno per i lavoratori). Coosì, divisi in gruppi d’ambiente, sono state individuate alcune azioni su cui cominciare a muoverci!!!! Durante la messa la commissione religiosa ha aiutato a capire come Gesù ha fatto militanza d’ambiente, quali sono gli atteggiamenti di militanza d’ambiente: “…se qualcuno vuol venire con me smetta di pensare a se stesso, prenda ogni giorno la sua crocie e mi segua. Chi pensa soltanto a salvare la propria vita la perderà…". Il week end è stato intenso, pieno di fatti, di situazioni… la sensazione è che ci sia moltissimo su cui agire insieme, la sensazione d’impotenza che a volte si vive, di essere un numero e non contare molto, in questi due giorni è sembrata meno reale. Abbiamo molte cose da dire e altrettanti strumenti per dirle e farci sentire… ci tocca assumerci la responsabilità di proseguire la riflessione e cominciare ad agire!!! A volte siamo un po’ addormentati ma quando le questioni si fanno “importanti" sappiamo essere una voce fuori dal coro che si fa sentire! Sempre più la vita è in transizione, la sfida più grande resta come vivere una vita piena e non a tempo determinato, una vita che cerca l’unità. La Revisione di Vita resta lo strumento privilegiato per fare unità di vita: l’analisi, i valori, fede/vita, e poi l’azione nella direzione della dimensione collettiva, oltre tutte le solitudini, le paure la sensazione di non valere molto… di essere solo un lavoratore o uno studente come tanti altri in balia della complessità, dell’individualismo… a queste contraddizioni del nostro tempo rispondiamo scoprendo il senso di fare la GiOC!!! Era al Centro Studi per lavorare un po’ anche don Carlo Carlevaris, padre dei preti operai, che in chiusura ci ha fatto un saluto, ricordandoci di sentire il centro studi Bruno Longo casa nostra e ci ha brevemente ricordato perché è nato questo spazio. Un altro ospite importante è stato don Antonio da poco vice parroco a San Donato!
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