Testimonianze

YCW group in the HolyLand (Samira) - English
For me personally, belonging to the YCW means a lot. This goes back to the first beginning when we (few young men and women) revived the YCW group in the HolyLand in 1999. Since then, the YCW is like my baby, my home, my concern.
We lived lot of ups and downs, we achieved many successes and survived many obstacles and pullbacks but the most important of all is that we lived this together.
Belonging to the YCW group opened a channel of communication, a feeling of belonging to a productive forum, a hope for a positive change and an atmosphere of love and support. By being a member in a group, I became a better person in the way of thinking about others not only about myself.
Belonging to the YCW group is belonging to Christ. Christianity is about personal relationships: with God and with others. When Jesus was asked about the most important commandment he said that it is about loving God and our neighbour. Everything else is a means to that end and therefore being in a group and living this everyday has given me the true practice of the Christian life.
It changed my life in a very positive way. It opened new horizons, it strenghthened the feeling of giving and not expecting anything in return, it has deepened the Christian spiritual ideas of love and giving by converting them into realities and in addition having the chances to do something about it. It gave me the faith that there is always a way to do something to change things even if it takes time and effort. (Where there is a will there is a way).
Since one of the most important terms of Christianity is "fellowship", it covers our life together as Christians and especially in a Christian group like the YCW. This means first of all that we spend time together, in worship, educational activities, service to others, and just having fun. In addition to our primary goal, these activities help us get to know each other, and to develop into a community. The Bible refers to the Christian community using organic metaphors, such as a vine and a body. It talks about us sharing with each other and supporting each other. And that is the core meaning for being a member in a group like the YCW.
Palestinian youths are like young people all over the world. They want to live a dignified life and be able to grow and fulfill their dreams and aspirations. However, Palestinian youths are surrounded by countless obstacles, the biggest being the Israeli occupation and its hindrance to their freedom. This directly affects their educational advancement and their economic prospects. So, mostly, the problems of Palestinian youths are confined to finding a means by which to realize a free and dignified life for themselves and to have the opportunities offered to youths in other parts of the world.
But when it comes more specifically to Christian youths in Palestine, the issue is more about the identity. We are supposed to stay in the Holy Land so as to keep the faith alive. In the meantime we also suffer from the sense of solitude and loneliness without a strong sense of solidarity. We see Muslims in the Middle East have the support of Muslims all over the world, but that is not really true for Christians in the Holy Land. As a minority in comparison with the other two religious entities in the Holy Land, Christians "lack strength and courage" unless they have a clear and strong identity. So what is the motivation for Christian children to remain in the Holy Land? What's the identity of a Christian living in a Muslin culture, or in a Jewish culture?
In the midst of all this, the very simple anchor to rescue the Christian youths from despair and the feeling of isolation is being a member of a group like the YCW. By belonging to the YCW the feeling of solitude will not vanish but will be a bit less bitter. That is why YCW and other Christian groups and organizations are very important and mainly serve as cornerstones and pillars of the Christian faith and existence in the Holy Land.
That is why my brothers and sisters I am proud to be a YCW member.


Gruppo della GIOC in Terra Santa (Samira) - Italiano
Personalmente appartenere alla GIOC significa molto. Questo sentimento risale all’origine della nostra esperienza, quando insieme (eravamo pochi uomini e donne) abbiamo fatto rinascere il gruppo della GIOC in Terra Santa nel 1999. Da quel momento considero la GIOC come il mio bambino, la mia casa, il mio interesse.
Abbiamo vissuto alti e bassi, abbiamo raggiunto molti successi, abbiamo superato molti ostacoli e affrontato l'abbandono di alcune persone, ma ciò che è più importante è che abbiamo vissuto insieme tutte queste esperienze.
Appartenere alla GIOC ha aperto a canali di comunicazione, ad un sentimento di appartenenza con discussioni produttive, alla speranza di creare cambiamenti positivi ed un’atmosfera di amore e di sostegno. Mi sono accorta che facendo parte di un gruppo sono diventata una persona migliore, perché è cambiato il mio modo di pensare, più attento alle esigenze degli altri e non solo alle mie.
Appartenere alla GIOC significa appartenere a Cristo. La Cristianità ha a che fare con la relazione personale con Dio e con gli altri. Quando a Gesù è stato chiesto quale fosse il comandamento più importante, ha risposto che era quello di amare Dio e il prossimo. Perciò far parte di un gruppo e viverlo tutti i giorni ha stimolato in me la vera pratica della vita Cristiana.
Ha cambiato la mia vita in modo positivo. Mi ha aperto a nuovi orizzonti, ha rafforzato il sentimento di donarsi senza aspettarsi niente in cambio, ha accresciuto l’idea cristiana dell’amore, convertendola in realtà e dandomi l’opportunità di realizzarla. Mi ha dato la fede di credere che c’è sempre un modo per fare le cose e per cambiarle, anche se questo prende molto tempo e fatica, ma basta solo avere la volontà.
Una delle parole più importanti del Cristianesimo è “amicizia”. Riveste tutta la nostra vita e soprattutto in un gruppo cristiano come quello della GIOC. Questo significa che passiamo del tempo insieme nella preghiera, nelle attività educative, nel servizio verso gli altri per diventare una comunità. La Bibbia fa riferimento alla comunità cristiana usando metafore organiche, come il vino ed il corpo, ci parla di condivisione e di sostegno verso gli altri e questo è il nucleo principale per un militante della GIOC.
I giovani palestinesi sono come tutti i giovani del mondo. Vogliono vivere una vita dignitosa ed essere capaci di crescere e di realizzare i propri sogni e le proprie aspirazioni. In ogni modo i giovani palestinesi sono circondati da innumerevoli ostacoli, il più grande in questo momento è l’occupazione d’Israele che intralcia la loro libertà. Questo incide direttamente sul loro progresso educativo e sulle loro prospettive economiche. Perciò la maggior parte dei problemi dei giovani palestinesi è relegata alla ricerca di mezzi con i quali realizzarsi in una vita libera e dignitosa e di poter avere le stesse opportunità che i giovani d’altri paesi hanno.
Ma ciò che più tocca i giovani cristiani palestinesi è la questione dell’identità. Ci consideriamo appartenenti alla Terra Santa e per questo manteniamo viva la nostra fede, ma allo stesso tempo soffriamo a causa del senso di solitudine, di abbandono e della mancanza di solidarietà. Vediamo musulmani nel Medio Oriente avere sostegno da parte dei Musulmani di tutto il mondo, ma non è sempre vero per i Cristiani della Terra Santa. Dal momento che la religione cristiana è in minoranza, in confronto alle altre due entità religiose presenti in Terra Santa, i Cristiani “mancano di forza e di coraggio”, nonostante abbiano una chiara e forte identità. Perciò qual è la motivazione per i bambini cristiani di rimanere in Terra Santa? Qual è l’identità di un cristiano che vive all’interno di una cultura musulmana o ebraica?
In mezzo a tutto questo essere militanti di un gruppo della GIOC è l’ancora di salvezza, per i giovani cristiani, per non sentirsi isolati. Appartenere alla GIOC non annullerà certo il sentimento di solitudine, ma sarà sicuramente meno amaro da vivere. Per questo motivo la GIOC, altri gruppi e organizzazioni cristiane sono molto importanti e indispensabili come base e colonna della fede cristiana per l’esistenza in Terra Santa.
Ed è per questo, fratelli e sorelle, che io sono orgogliosa di essere una militante della GIOC.

 

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