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Benvenuto... cercando tutto il resto
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Siamo ciò che sappiamo fare, ciò che diciamo, ciò che sogniamo. Siamo un insieme di frammenti e non sempre si sa quale ha il maggior peso. Davvero siamo l’abito che indossiamo, il posto in cui trascorriamo il tempo libero? Forse c’è altro, ci sono opportunità che superano le immagini, i messaggi, gli slogan. E che è possibile cogliere solo guardandoci attorno. C’è tutto il resto, che non va inventato ma semplicemente scoperto. Tutto il resto, c’è.
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\\ Blog
Non vi rassegnate alla perdita del vostro guanto? Non siete i soli, qualcuno ha avuto un'idea in proposito! Una studentessa 29enne di Pittsburgh ha inaugurato un sito (onecoldhand.com) in cui i guanti ritrovati casualmente possono essere ricongiunti ai gemelli spaiati. Il successo del primo tentativo - più in accessi al sito che in ricongiungimenti, in realtà - ha già stimolato la giovane ad prire una sezione newyorkese del sito. L'idea è originale non solo per l'oggetto proposto, ma anche per il tentativo di ridare vit a accessori altrimenti inservibili. Ancora una volta si sottolinea una riflessione: alcuni beni valgono più per il valore affettivo che rappresentano, che per l'effettivo contrappeso economico. Inoltre attraverso lo scambio di informazioni e l'eventuale ritrovamento del guanto orfano si crea l'occasione di instaurare nuove relazioni sociali. Forse è soprattutto di questo che le persone hanno bisogno e che non sono così facilmente sostituibili come un paio di guanti o un calzino spaiato.
Di edoardo (del 05/12/2007 @ 13:14:01, in Azioni, linkato 3873 volte)
Cerchi un sito in cui trovare cose che ti servono a pochissimo...anzi gratis? Non sai più dove mettere la vecchia chitarra che non suoni più? Ora c'è Eticambio, la nuova iniziativa della GiOC, nata dalle riflessioni su giovani e consumi. Si tratta di un sito in cui - semplicemente registrandosi e mettendo a disposizione qualcosa di proprio che non si vuole più - si può richedere l'oggetto di qualcun altro. Non è un baratto, ma il tentativo di ridare nuova vita a ciò che non utilizziamo, nell'ottica del riciclo, del riuso e della sostenibilità. Vai a visitare il sito e entra anche tu a far parte di questo ricircolo virtuoso!
Di edoardo (del 23/11/2007 @ 17:13:22, in Azioni, linkato 3894 volte)
Siamo agli sgoccioli, Eticambio è quasi pronto! La bancarella virtuale in cui poter mettere a disposizione gli oggetti che non utilizziamo più per riceverne degli altri in cambio, non necessariamente di pari valore economico. E' un sistema di domanda e offerta, in cui gli utenti si muovono sulla base di gratuità, della disponibilità e dell’interesse per le cose messe a disposizione. Lo cedo perché non mi serve più, lo prendo perché mi è utile. I beni sono quindi messi a disposizione degli altri, in un’ottica di riutilizzo, di scambio e di ottimizzazione delle risorse. Non vi resta che preparare le cose che avete accantonato e andare su www.eticambio.it: avete trovato una nuova strada per i vostri errori di acquisto!
Esiste una nuova concezione di albergo, volta a valorizzare i borghi e i centri storici dei piccoli comuni, mettendo il cliente a contatto con il contesto e la cultura locale. Si tratta degli "alberghi diffusi" ovvero strutture, non necessariamente localizzate sullo stesso edificio, che offrono gli stessi servizi di un hotel, con l'accoglienza di una casa.
Si prestano soprattutto per chi preferisce stare a contatto più con i residenti che con altri turisti, soggiornando in costruzioni di interesse artistico. Inoltre, la creazione di questa offerta innovativa è volta a incentivare il recupero del patrimonio locale, invece della costruzione di nuove strutture alberghiere.
Esiste un'associazione che garantisce la denominazione di tali alberghi - www.albergodiffuso.it - e che propone i link con alberghi diffusi di diversa regione.
Finalmente Fa' la cosa giusta! arriva anche a Torino! Dal 9 all 11 novembre 2007, presso il Cortile del Maglio e negli spazi del Sermig - Arsenale della Pace e nel quartiere Borgo Dora si terrà la prima fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili in Piemonte.
Nel 1985 Luis Miguel cantava "Noi, ragazzi di oggi, noi con tutto il mondo davanti a noi, viviamo nel sogno di poi". Questo sogno però si fa sempre più lontano! Non solo i giovani italiani devono dimenticare il posto fisso dei genitori, ma anche i redditi che questi percepivano. Alcuni recenti studi (http://www.internetbookshop.it/code/9788804571636/boeri-tito/contro-giovani-come.html, http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/temidi/td07/td639_07/td639) hanno infatti argomentato lo scarso investimento delle istituzioni sui giovani e la minore crescita dei salari, dretta conseguenza di una minore possibilità di carriera. Insomma, una generazione non solo più povera, ma anche meno tutelata oggi e nel futuro. Difficile capire come diventare risorse per il domani in queste condizioni, senza volontà vere di cambiamento e di riforma.
Dal Blog di Luca De Biase leggiamo: "L'economia ha ormai chiarito che la crescita dei consumi, una volta superata la soglia della sussistenza, non genera felicità. Anzi, genera infelicità. La felicità è legata molto più alle relazioni con le persone che al consumo.
Ebbene. Dal punto di vista mediatico, la televisione è strutturalmente connessa al consumismo. Non ne è la causa, ma lo facilita. Per costituzione. Per modello di business. C'era bisogno di un medium diverso per facilitare la trasmissione di informazioni in una cultura di fondo non consumista. Questo mondo dei blog è un medium che si basa sulle relazioni tra le persone. Quindi potenzialmente è una risposta all'infelicità del consumismo. 11 ottobre 2007
Il tempo ormai non vale più niente. Qualche euro all’ora. Una vita qualche migliaio di euro. Va rovesciato il detto: ‘Il tempo è denaro’ in: ‘Il denaro è tempo’. Infatti solo chi ha denaro può gestire il proprio tempo. Gli altri non hanno una vita. Lavorano per sopravvivere. Vivono a vista. Si indebitano per lavorare. Sono schiavi del denaro e non sanno più, o non hanno mai saputo, cosa vuol dire vivere... Se avessero la certezza della pensione, venderebbero l’anima al diavolo per invecchiare e avere subito 65 anni.
da "Schiavi moderni", www.beppegrillo.it, p.119
Meno si è, e meno si esprime
La propria vita; più si ha e più
È alienata la propria vita.
Karl Marx
Da quest'anno si innalza ancora l'obbligo scolastico, con le contraddizioni e le opportunità che questo significa. Più formazione o solo giovani costetti a rimanere per più tempo tra i banchi di scuola, con l'inevitabile conseguenza di una maggior dispersione scolastica e un numero più elevato di obblighi formativi non assolti? Le perplessità ci sono e vengono ben espresse in questo articolo in cui - tra le fonti di analisi - è citata anche l'indagine della GiOC!
http://www.lavoro.minori.it/notizie/approfondimento_05092007.htm
Di edoardo (del 03/09/2007 @ 12:52:29, in Azioni, linkato 2772 volte)
Risparmiare sulle risorse primarie e non rinnovabili diventa sempre più una necessità e un'attenzione da avere su molteplici aspetti! In questo bell'articolo di Volontari per lo sviluppo si trovano alcune pratiche indicazioni per i diversi ambiti: pulizie, consumo elettrico, igiene personale. Leggendolo scoprirete alcuni semplici, ma non scontati accorgimenti! "Vado al minimo" http://www.volontariperlosviluppo.it/2007/2007_3/07_3_.htm
Di edoardo (del 03/07/2007 @ 11:51:50, in Azioni, linkato 3508 volte)
Sapete che se avete un incidente domestico o in auto, mezz'ora prima o dopo l'inzio dell'orario di lavoro, avete diritto all'infortunio come se foste già sul posto di lavoro? Questo vale se siete a piedi, in autobus, tram, auto...ma NON se scegliete la bicicletta! Tuttavia Ci sembra che l’uso della bicicletta sia da considerare socialmente utile e meritevole, alla stregua di quello del mezzo pubblico. Chi sceglie la bicicletta per andare al lavoro va tutelato perché aiuta l’ambiente (non inquina, non fa rumore, non consuma carburante, ecc.) e, se non usa l’auto, contribuisce a diminuire il traffico e la congestione urbana, se non usa il mezzo pubblico contribuisce a rendere meno affollato il servizio. Per questo la FIAB ha promosso una petizione che estenda questo diritto. Potete leggerla con calma e firmarla a questo link! http://www.fiab-onlus.it/infortuni/index.htm
Nel paese del risparmio qualcosa inizia a cambiare. Una ricerca dell'operatore francese Cofidis, citata di recente dal Sole 24 Ore, mostra che in Italia la percentuale di consumi delle famiglie finanziata dal credito è salita dal 1995 al 2005 del 15,8% annuo, il tasso di sviluppo più alto - se si esclude la Grecia - nell'Europa continentale. Sempre inferiore a quello della Germania, Il più «americanizzato» dei Paesi continentali da questo punto di vista con un tasso del 17,6%. E allo stesso modo la cifra media per cui ogni italiano si è indebitato per i suoi consumi nel 2005 resta relativamente bassa: 1.237 euro contro i 2.704 dei tedeschi e gli oltre 4.700 dei britannici. Fa riflettere, ancora di più, il motivo di tale indebitamento: l’aumento dei consumi, perché sono proprio le famiglie, con una crescita dei consumi vicina al 2% su base annua, a spingere il Pil nei primi mesi del 2007.
Anche le donne prendono sempre più dimestichezza con la tecnologia. Una recente ricerca dall’Osservatorio permanente contenuti digitali dimostra come aumentano in Italia le donne che tra i 14 e i 24 anni navigano con sicurezza, prediligendo i consumi culturali rispetto ai coetanei maschi.
Lo studio dimostra anche come l’acquisto di contenuti culturali online sia un fenomeno emergente che mostra caratteristiche interessanti: mentre sul totale della popolazione ci sono ancora delle differenze in termini di approccio all’acquisto (il 59% acquista libri, il 44% dvd), la popolazione che acquista online esplicita invece una chiara tendenza a fruire di tutti i contenuti indistintamente.
Di edoardo (del 31/05/2007 @ 10:11:35, in Azioni, linkato 33108 volte)
Viaggiare con il minimo della spesa e il massimo della resa, ecco a voi il “couch surfing”, la geniale iniziativa varata qualche tempo fa da Casey Fenton, ventottenne statunitense con la passione per il viaggio. Il principio su cui è basata l’innovativa pratica è antico quanto il mondo, ovvero: se tu ospiti me, io poi rendo il favore a te, o a qualcun’altro. L’obbiettivo è quello di costruire tramite internet un network di viaggiatori disposti a dare asilo sul divano di casa a sconosciuti in viaggio nel loro paese. L’unica cosa che si richiede è che ci si sia iscritti al sito ufficiale, mettendo a propria volta a disposizione un posto letto. Oltre al risparmio del costo dell’albergo, questo modo di viaggiare offre un altro vantaggio: grazie agli abitanti del posto è infatti possibile conoscere davvero gli usi e i costumi di un paese, evitando le trappole per turisti. Non c’è quindi da stupirsi che più di ottomila avventurosi abbiano già optato per il couch surfing. Il “couch surfing”, inoltre, non prevede infatti obblighi da parte dell’ospitante, eccezion fatta per decenza e pulizia del giaciglio offerto. Semmai è l’ospite che è tenuto a rispettare una certa etichetta: no ad invadenza e disordine, sì a piccoli doni di ringraziamento e al rispetto delle usanze domestiche e locali. E’ meglio quindi partire preparati prima di recare offesa, magari entrando in una casa giapponese con le scarpe indosso. Qualora veniate considerati maleducati, la cosa verrà segnalata sul sito e vi sarà impossibile trovare un secondo divano.
Il sito ufficiale, con alcune parti anche in italiano, è www.couchsurfing.com
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Listening Magic Shop di Franco Battiato Stupidowski di Simone Cristicchi Lo sciopero del sole di Bandabardò
Reading Consumo, cultura, società di Sassatelli Roberta Una paga da fame di Ehrenreich Barbara La società dell’incertezza di Z. Bauman
Watching Vesna va veloce di Carlo Mazzacurati Super Size Me di Morgan Spurlock
03/12/2024 @ 18:20:44
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