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Nei giorni tra il 30 Luglio e il 2 Agosto 2010 si è tenuto a Exilles (TO) il CAMPO NAZIONALE pre-congressuale.

I temi sono stati importantissimi per quanto riguarda la militanza e il futuro organizzativo della GiOC.

I militanti delle diverse regioni in cui è presente il movimento si sono incontrati per verificare le attività svolte localmente nel corso dell'ultimo anno, analizzare insieme il contesto lavorativo e socio-politico attuale e progettare le priorità dell'intero movimento per i prossimi tre anni in vista del congresso nazionale di dicembre.

Il campo è cominciato con una provocazione: con la situazione attuale, l'organizzazione del movimento, la motivazione dei militanti e il contesto in cui operiamo alla GiOC non resta che chiudere.

Una lettera del Direttivo Nazionale faceva ben luce sulla questione, spiegando le cause che potrebbero portare la GiOC del giorno d'oggi a non avere motivo di continuare a esistere.

E' chiaro che, se non ci si vuole arrendere, questo è il momento di ripensare a noi stessi, agli obiettivi che l'associazione di dà, al modo di strutturarci, alle motivazioni che ci spingono a essere militanti, ai percorsi di fede, alle azioni che possiamo portare avanti, ai percorsi educativi, etc. etc.: ripensare la GiOC e ripartire con un nuovo spirito.

Questa riflessione è stata svolta sotto forma di Revisione di Vita da tutti i partecipanti al campo, divisi in piccoli gruppi.

Le bozze di priorità congressuali sono state analizzate nei successivi diversi momenti del Campo: la missione della GiOC, la sua struttura e organizzazione e i suoi rapporti con l'Azione Cattolica.

Le proposte di modifiche sono state molte (non le trovate ancora nel documento scaricabile), le discussioni sono state fruttuose, costruttive, appassionate e in alcuni momenti anche accese, segno di una forte convinzione e di un grande attaccamento alla GiOC, alla sua storia e al significato che ha per chi ne fa parte.