“Chi viaggia senza incontrare l'altro, non viaggia, si sposta”

Il campo di terza tappa è stato un’Avventura.

Ragazzi e responsabili dei coordinamenti dei gruppi base e dei CFP hanno macinato 1500 km lungo lo stivale.

Sudore, afa e stanchezza non li hanno fermati: avevano troppo da vedere, troppe esperienze da vivere. Nessuno avrebbe potuto fermare il loro viaggio.

Sono partiti da San Sebastiano da Po dove hanno scoperto Cascina Caccia, il bene confiscato alla famiglia ‘ndranghetista dei Belfiore ed affidato all’associazione Libera.

Una scoperta! Non avrà più scuse chi sostiene che la mafia sia un fenomeno solo meridionale.

Seconda tappa: Brescia.

Abbiamo incontrato la scelta di fede e lavoro delle simpatiche Suore Operaie. Racconti, riflessioni e disponibilità hanno tenuto banco per l’intera giornata. In una parola: intensa.

Infine la comunità di Nomadelfia, in Maremma, e la scelta di applicare i valori del Vangelo fino in fondo. Scelta forte, difficile, che ha messo in discussione non solo i ragazzi ma anche i responsabili.

Ma il viaggio non è finito; un giorno al mare e si riparte alla volta di Exilles.

“Exilles è un po’ come casa”, dice una ragazza, come a sottolineare che… si viaggia, poi però bisogna ritornare alle proprie radici e trasformare le miglia percorse in viaggi interiori.

E’ stato un viaggio difficile, una scoperta di nuove realtà e una messa in discussione per tutti. A fine campo la proposta: “vorreste diventare militanti?” La risposta arriverà dopo le vacanze.

Quale che sia siamo sicuri di una cosa: questo campo non lo dimenticheremo!