Come deciso nei mesi precedenti, quest’anno si è preferito prediligere campi di coordinamento in preparazione al congresso, per favorire la partecipazione alla REM – l’incontro europeo dei militanti.

Pertanto il coordinamento nord ha scelto di realizzare tale campo nella prima settimana di settembre, su due questioni che verranno riproposte con forza al congresso:
- l’orizzonte comune tra le associazioni laicali, grazie al contributo di Silvio Crudo – responsabile regionale dell’AC
- l’azione della GiOC nella storia, con l’aiuto di Gianluca Fiori, ex presidente della GiOC.

Il campo, piuttosto partecipato, è stata una prima occasione nel percorso che ci porterà a definire gli orientamenti da votare al Congresso, per ragionare sulla prospettive della GiOC non solo, ma accanto ad altre associazioni laicali di comune riferimento e nel contesto attuale.

Verranno presto messi a disposizione gli atti del campo.



Dall’ introduzione di Don Paolo alla preghiera
L’icona che possiamo collocare idealmente all’orizzonte del campo è quella della Trasfigurazione. “Circa otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. E, mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante” (Lc. 9,28-29).
Infatti anche noi vogliamo salire “IN ALTO” per sostare, riflettendo a fondo sulla nostra esperienza associativa in vista del prossimo congresso. Quale immagine più indicata per un momento del genere! Torniamo a portare la vita e l’esperienza della nostra associazione “in alto” per capire a fondo, con occhi diversi, ciò che avviene “in basso”, nei quotidiani di quest’ora, “complessa” ma preziosa, della storia di cui siamo e vogliamo essere parte viva. Presenti in essa col pressante desiderio di discernere “I SEGNI DEI TEMPI”; di intuire e captare ciò che ci rende fedeli OGGI alle esigenze del regno di Dio, in fedeltà ai giovani lavoratori e popolari, nello specifico del carisma della GiOC.