L’estate segna sempre un momento importante della vita delle zone della GiOC… è il momento in cui a sintesi dei lavori dell’anno si decide di scendere sul territorio e di segnare la propria presenza!
Così anche i giovani della GiOC di Monte Urano hanno scelto un luogo abitualmente frequentato dai giovani monturanesi e per due sere hanno occupato la piazza "sotto le piantine" per dire la loro!
Questo è stato un anno di grandi cambiamenti per la GiOC di Monte Urano, i giovani che da sempre hanno fatto la GiOC sono usciti dall’associazione per affrontare la sfida della vita adulta e più giovani si sono assunti un po’ alla volta la responsabilità del gruppo di revisione di vita, di rappresentare Monte Urano all’interno dell’organizzazione nazionale e in maggio i più piccoli, hanno partecipato un mini campo di formazione in cui oltre a visitare la città di Torino, hanno visitato la Fiat e hanno conosciuto altri giovani come loro.
La festa si è svolta in due sere: venerdì 8 e sabato 9 giugno, “alle piantine" nel centro di Monte Urano, si sono esibiti i neo-attori del Quarto di Luna, una nuova associazione di giovani che recitano in dialetto, e che venerdì hanno intrattenuto il pubblico in maniera davvero brillante e piacevole sui temi dell’inchiesta nazionale della GiOC che riguardano giovani e consumi. Così tra una cucina comprata a rate, la macchina nuova e il cellulare tutto compreso, hanno raccontato la storia di una famiglia, della vita quotidiana, che sta sempre alla ricerca di un equilibrio tra ciò che si desidera, ciò ci si può permettere e ciò che è spreco.
Sabato, Michele e Andrea hanno presentato la quinta edizione della “Corrida" così, diversi giovani di Monte Urano e dintorni, si sono esibiti e a vederli c’era una piazza davvero piena e in festa! Come da tradizione a chiudere la serata l’estrazione dei numeri della lotteria locale!
E’ stato un bel momento di festa!
La festa di zona per la GiOC non è solo un evento, un’attività da proporre o un contenitore che i giovani posso riempire con la loro presenza, ma sta tutta nei lavori dell’anno, nelle riflessioni fatte a gruppo e degli incontri nazionali a cui le zone portano i vissuti della vita quotidiana dei giovani dei diversi territori. E’ fatta delle competenze che nell’organizzare la festa si acquisiscono, è il frutto del percorso dell’anno, è fatta dei mariti, fidanzati, amici e parenti che si aggregano e aiutano a realizzare la festa come se fosse loro!
La festa diventa lo strumento educativo per sperimentare responsabilità e protagonismo e per riappropriarsi degli spazi pubblici in maniera costruttiva.
Molto probabilmente la GiOC è una piccola realtà che non ha gran risonanza mediatica, ma credo e sono sicura, che nella vita dei giovani che incontra è ancora capace di fare la differenza!