Il coordinamento esprimeva due anime, una più “tranquilla" ed una più “esuberante" e la convivenza non era facile, sia per i responsabili che per i giovani. Il percorso dello scorso anno aveva l’obiettivo di fare in modo che i ragazzi “allargassero lo sguardo" al diverso da se, e ad altre forme d’impegno per elaborarne il concetto nel vissuto quotidiano. I responsabili del coordinamento, dopo avere fatto una Revisione di Vita su questa problematica di convivenza, hanno deciso di organizzare un campo lavoro per far stare insieme tutti ed andare oltri luoghi comuni.

I lavori erano di vario genere, pulire macchine, sistemare la legna, pulire le aree verdi del paese e pulire la casa in modo approfondito.
L’obiettivo del campo era quello di rivisitare il percorso del coordinamento dell’anno che stava concludendosi, sperimentare la dimensione del lavoro, in cui collaborare su cose pratiche e vivere concretamente i valori del lavoro e della solidarietà in maniera pratica.
Infine, conoscere l’altra persona per quello che è veramente e non per quello che indossa.

La settimana trascorsa ad Exilles, ha aiutato responsabili e ragazzi ad andare oltre le apparenze e a superare i pregiudizi iniziali tra i giovani più tranquilli e quelli “più popolari". Resta però la necessità di continuare a sottolineare l’importanza e l’attenzione a chi fa più fatica a stare nei percorsi di base e chiarirsi al meglio su cosa significa avere attenzione ai penultimi.

Avendo lavorato molto sull’integrazione dei ragazzi e dei responsabili abbiamo deciso quest’anno di puntare sull’Azione, riscoprendo il valore di fare analisi sul proprio territorio.