Campo Estivo Mezza Tappa
Exilles, 19 - 24 Giugno 2007

Immagine notizia


Non lo diciamo certo perché siamo gli animatori, ma dobbiamo proprio dire che il campo di quest’ estate è stato davvero una successione di obiettivi raggiunti!
Siamo partiti con alcune idee un po’ confuse ma un traguardo ben preciso da raggiungere: fare in modo che i ragazzi imparassero davvero a conoscere se stessi e le loro potenzialità, creare un grande gruppo di ragazzi e responsabili che si fidassero l’uno dell’altro, che riuscissero a vedere negli altri un’opportunità di crescita e confronto e non un ostacolo, che riuscissero ad aprirsi nei confronti degli altri senza avere paura di essere giudicati, che riuscissero davvero a divertirsi tutti insieme e che imparassero a conoscere Gesù come esempio di vita e di uomo. Insomma in poche parole a diventare protagonisti attivi della propria vita!

Per riuscire a fare tutto ciò però ci voleva una buona organizzazione e un programma dettagliato!
Il giorno dell’arrivo è stato dedicato alla conoscenza più superficiale tra i ragazzi attraverso giochi basati sul pregiudizio: ogni ragazzo assegnava un aggettivo ad un altro basato sulla prima impressione e con tutti questi aggettivi abbiamo costruito un cartellone che però poteva essere modificato nei giorni successivi dai ragazzi stessi man mano che scoprivano nuove qualità dei compagni.Alla fine del campo abbiamo avuto davvero grandi risultati testimoniati da questo cartellone!

Il primo giorno di campo effettivo è stato dedicato alla conoscenza di se stessi e al piacere di scoprirsi tali.Come tutti i giorni ci sono stati momenti di gruppo, ma in quel particolare giorno abbiamo dato l’opportunità ai ragazzi di fermarsi un attimo a riflettere su se stessi individualmente, cosa che raramente capita loro di fare; attraverso una specie di gioco di ruolo poi hanno potuto verificare se davvero si conoscono in profondità.
Il secondo giorno aveva come tema centrale gli altri e la paura che a volte abbiamo dello sconosciuto: l’attività principale quindi era basata proprio sui pregiudizi verso gli altri e su quanto a volte possano essere sbagliati.
Terzo giorno: io e gli altri per un obiettivo comune. A volte è difficile riuscire a lasciar perdere i pregiudizi e le differenze, ma si può scoprire di poter essere molto vicini quando si ha un obiettivo comune: durante la mattinata quindi i ragazzi hanno partecipato a una serie di tornei in cui hanno sperimentato lo spirito di squadra nel quale l’unione è dovuta a una gran voglia di vincere. Nel pomeriggio invece tutti si sono trovati ad essere uniti nel raccogliere la legna per il falò serale e soprattutto nell’affrontare un imprevisto ben organizzato da noi responsabili con l’aiuto di Don Gianni che prontamente ha fatto credere ai ragazzi di avere la macchina ferma con  tutte le cibarie all’interno: i ragazzi si sono prontamente adoperati per portarla a destinazione. E sono stati davvero velocissimi! Ovviamente hanno anche avuto il tempo di riflettere in gruppo su tutto ciò che avevano sperimentato durante la giornata, cosa che sul momento non era stata possibile.
Infine l’ultimo giorno è stato dedicato alla conoscenza di Gesù. Già durante tutto il campo, nel cerchio serale c’era un momento di preghiera in cui i ragazzi potevano esprimere le loro aspettative sul giorno successivo e i ringraziamenti per quello passato per poi verificarle l’indomani.Durante questa giornata sono venuti fuori molti dubbi e qualche speranza sulla fede, sulla presenza di Gesù nella vita dei ragazzi e sul progetto di Dio su di noi e questo ha fatto capire a noi responsabili  che il tema trattato riusciva ad accendere il loro interesse nonostante la sua complessità.

Quale è stato il risultato finale? Grandi amicizie, un gruppo grande e unito, qualche nuova coppia e anche qualche pianto! Direi che gli obiettivi sono stati raggiunti no?!


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Notizia inserita o aggiornata il 05/11/2007. Letta 1582 volte.

 

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