Campo 2 superiore 2006
Exilles (TO), 25-30 giugno 2006

Lavorando o Valorando?


Il nostro è un gruppo di giovani di 16 anni, che vede coordinarsi 50 ragazzi di zone differenti della Città e della provincia di Torino, orami da due anni ci incontriamo per riflettere e parlare di noi, delle cose che viviamo tutti i giorni.
L’anno è scandito da incontri di gruppo settimanali in zona e poi alcune domeniche del mese in cui ci incontriamo per riflettere insieme…lo scorso anno abbiamo fatto un campo sul vedere: vedere noi stessi, vedere gli altri e vedere Gesù, quest’anno seguendo lo stile della revisione di vita abbiamo riflettuto sui valori: cosa sta dietro le nostre scelte? Lavorare o studiare? Perché?

La settimana è iniziata con un vero colloquio e compilazione di curriculum per i lavoratori e test d’ingresso per gli studenti universitari. Il secondo giorno lo abbiamo passato a dare gli esami e a lavorare…inizialmente le cose non sembravano reali, poi ci siamo resi conto che i responsabili pretendevamo molto da noi e applicavano le regole della vita reale, per esempio chi dei lavoratori non ha fatto la formazione non è stato in grado di produrre ciò che doveva produrre come voleva l’azienda e non è stato assunto.
La giornata in cui ci siamo confrontati sui valori vissuti a “lavoro" e “all’università" ha fatto emergere come sia importate il gioco di squadra, la collaborazione, l’impegno e il fatto di non sottovalutare che la vita di domani la stiamo già costruendo oggi. Quella sui valori è stata la giornata più faticosa ma ci ha spinti a pensare e ripensare al perché facciamo alcune cose e a come le facciamo, e all’importanza del valore dell’unicità di ognuno di noi, per quello che siamo davvero.

Il nostro è un coordinamento costituito da ragazzi che sono abituati a passare la giornata sulla pista, in piazza dopo la scuola e altri di noi che sono, diciamo, più tranquilli, la convivenza tra noi è quasi sempre stata rispettosa anche se forse sotto, sotto qualche pregiudizio lo avevamo. Una sera poi, dopo una discussione con i responsabili, ci siamo messi tutti a discutere sui nostri diversi stili di vita e modalità di affrontare le situazioni, è stata una serata davvero importante, anche per i responsabili che si sono resi conto della maturità di alcuni e della necessità di infittire il dialogo con tutti, dell’attenzione alla persona e allo sforzo di non chiudersi nelle nostre piccole certezze ma tentare continuamente di conoscere l’altro per quello che davvero è e non solo a parole ma nei fatti: convivendo per una settimana insieme e collaborando nei lavori di gruppi e in quelli manuali e di progettazione come al campo.
Molto probabilmente i valori maggiormente sperimentati a la campo credo siano stai la fiducia e la responsabilità. La fiducia continua che tra responsabili e ragazzi ci siamo scambiati nella gestione dei momenti di lavoro e di gruppo e la responsabilità, per la capacità che i ragazzi hanno dimostrato, quando danno la loro parola e gestiscono qualcosa di essere in grado di farlo alla grande e questo ha spinto il coordinamento dei responsabili a prendere in considerazione l’opportunità di responsabilizzare alcuni dei ragazzi come responsabili rappresentanti della propria zona in coordinamento responsabili.

L’esperienza del campo è sempre forte e arricchente ora la sfida è mettere in pratica i valori scoperti a la campo nella nostra quotidianità cominciando ad essere davvero noi stessi!!


Alcune perle preziose che hanno riportato i ragazzi alla messa finale e alcune delle intenzioni di preghiera...

“la prima perla che ci portiamo a casa è il fatto che qui al campo possiamo essere davvero noi stessi, e ci sentiamo soprattutto in pace con noi stessi. La seconda perla preziosa è rappresentata dai sorrisi e dagli occhi sinceri delle altre persone che ci sono state vicine e che si sono dimostrate in un modo o nell’altro, disponibili ed amiche"

“La nostra perla preziosa è il confronto che spesso in questi giorni abbiamo avuto con i responsabili, abbiamo riflettuto su noi stessi e sugli errori a volte commessi. Insieme abbiamo riscoperto il valore del dialogo e i frutti che può portare".

“Signore, ti ringraziamo per l’opportunità di questo campo che ci ha tolto dalla noia della solita vita e ci ha fatto rendere conto che potremo impegnarci per trovare degli spazi in quartiere in cui stare insieme tra giovani".

“Come Arameo errante si stabilì in Egitto con poca gente per diventare una grande nazione, così ci sentiamo noi…piccole zone separate che con timore sono arrivate a questo campo ma che adesso con grande entusiasmo si possono definire la “gente di Exilles".

“3 punti importanti per noi: 1. bisogna essere consapevoli delle cose che facciamo. 2. credere in quello che si fa e rispettarlo. 3. l’importanza di un gruppo che si muove verso un obiettivo comune".

“Nel brano del Deuteronomio il popolo è in difficoltà perché prigioniero in Egitto ma Mosè nonostante fosse una persona semplice che pensava di non essere capace si è assunto la responsabilità di portare nella “Terra Promessa" il popolo di Israele. A volte anche noi viviamo con difficoltà la scuola, il lavoro, lo sport, ma come Mosè, forse, dovremo comunque continuare a impegnarci e ad assumerci la responsabilità delle cose che facciamo. Per noi il gruppo è lo strumento per confrontarci su quello che viviamo a scuola e al lavoro".


Documenti
Lavorando o valorando?
Documento di lavoro del campo di 2° superiore di Torino sulla scelta e le esperienze di lavoro e studio.

Notizia inserita o aggiornata il 26/07/2006. Letta 1240 volte.

 

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