Il 16 gennaio si è aperto il cammino formativo della zona di Alba. All’assemblea di inizio anno si era scelto il tema della militanza d’ambiente, con un taglio specificamente rivolto al mondo del lavoro, individuando nell’impegno quotidiano il perno su cui ruota il senso del nostro essere militanti.
Sebbene non sia la prima volta che si affronta il tema, poiché sono stati dedicati campi, revisioni di vita e cicli formativi, è riconosciuto che la militanza d’ambiente rimane il senso ultimo di fare la GiOC. Tutto il nostro impegno, dentro e fuori il movimento, è diventare e accompagnare altri giovani a crescere come adulti responsabili, impegnati, capaci di vivere con serietà i propri ambienti di vita.

In questa giornata, si è voluti partire dalla visione di "Roger & Me" il documentario di Michael Moore dedicato a Flint, la sua città nel Michigan, decaduta irreparabilmente quando, a metà degli anni '80, il presidente della General Motors, Roger Smith, chiude la grande fabbrica di automobili, licenziando 35000 persone su 150000 abitanti.
Questo sguardo su una situazione che a tratti richiama alla Torino della Fiat, è stato l’occasione per chiedersi quale tipo di impegno è possibile nei propri posti di lavoro, senza dimenticare di ridefinire il senso di “militanza”. Non è, infatti, semplicemente testimonianza di una serie di valori maturati dentro e fuori l’esperienza della GiOC, ma anche coinvolgimento dell’altro, accompagnamento, responsabilità, coerenza.

Questo è il punto di partenza per i prossimi due incontri, il ritiro spirituale di Lerins, il 4-6 marzo, in cui si cercherà di precisare quali valori si vogliono testimoniare nei luoghi di impegno, facendo riferimento all’esperienza di Gesù e provando a guardare il mondo con il suo sguardo. Infine, la scuola militanti del 10 aprile dove si individueranno gli spazi di impegno che si possono concretamente occupare per essere davvero uomini e donne che abitano con responsabilità i propri ambienti.