Interscambio con la Costa d'Avorio
Alba (CN), 10-14 luglio 2004


Al termine del Consiglio Internazionale del CIGiOC alcune delegazioni hanno realizzato degli scambi con le federazioni locali della GiOC italiana. Alba ha ospitato la delegazione della Costa d'Avorio, formata da Claver Otchiere, presidente nazionale e da Clotilde Tiebre.

Domenica 11 luglio i delegati sono stati ospiti di don Gino Chiesa e dei giovani della parrocchia di Santo Stefano Roero, che hanno organizzato una serata per conoscere la realtà ivoriana e la situazione dei giovani del paese africano.

Lunedì 12, hanno invece portato la loro esperienza alla Stanza dei Mondi, dove hanno presentato la difficile situazione dei lavoratori e delle lavoratrici ivoriani, spesso vittime di sfruttamento e in condizioni precarie e di povertà. L'intervento dei rappresentanti della GiOC Ivoriana è stato seguito da quello di due volontarie dell'ONLUS VIDES 2000 su un progetto in Costa d'Avorio rivolto al recupero di ragazzi di strada e al sostegno alle famiglie della periferia della capitale.

Durante la permanenza di alcuni giorni i giovani africani hanno inoltre conosciuto i gruppi della GiOC albese e visitato la zona dell'albese.


Intervista a Claver
Claver lavora, nella capitale economica Abidjan, come impiegato in un'industria che trasporta petrolio per conto di una grande multinazionale americana.

Parlando dei giovani Claver ha raccontato che “Il problema più grande della Costa d'Avorio ora è la guerra, dal settembre 2002 i ribelli combattono contro l'esercito regolare. La situazione dei giovani è difficile. Spesso si trovano in condizioni di sfruttamento e di povertà, particolarmente critica è la condizione delle donne che fanno le domestiche.

Come lavora e che cosa può fare un movimento come la JOC per la Costa d'Avorio?
La JOC lavora sotto l'egida della Chiesa, non con il governo. La JOC può fare molto. Abbiamo fatto una grande campagna di sensibilizzazione sui diritti e i doveri dei lavoratori e una sull'igiene e la sanità. Durante la guerra la JOC non è rimasta ai margini dell'azione nazionale a sostegno della pace: abbiamo fatto un appello alla calma e al rispetto del diritto alla vita trasmesso alla radio nazionale e una campagna per donare il sangue.”

Quali sono le sue sensazioni su Alba e sull'Italia?
Le mie impressioni sono quelle di un turista che scopre qualche cosa per la prima volta. Infatti l'Italia è il mio primo punto di approdo in Europa e sono stato molto meravigliato per il verde intatto, di estrema bellezza. Un'altra caratteristica è l'accoglienza calorosa della quale abbiamo beneficiato”.


Notizia inserita o aggiornata il 10/07/2004. Letta 1345 volte.

 

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